Leonid Savin, un analista politico russo, è dell'opinione che il mondo si stia muovendo nella direzione del “multipolarismo” poiché il mondo è stufo delle mosse unipolari di Washington.
L’epidemia di coronavirus ha voluto dall’Italia un tributo spietato e crudele. Il virus ha colpito duro, spezzando vite, cancellando progetti, distruggendo futuri. E non in maniera uguale su tutto il nostro sventurato Paese.
In un'intervista esclusiva con l'FNA, Leonid Savin ha dichiarato: “Lo Stretto di Hormuz è un posto molto stretto... Eventuali piccoli incidenti possono portare ad un effetto domino con gravi conseguenze.
L'assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani in un attacco con droni ordinato dal presidente Donald Trump verrà probabilmente visto dagli storici come un catalizzatore paragonabile all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando.
Di recente ho partecipato a una conferenza dal titolo “Opportunità energetiche globali e rischi geopolitici”. Il focus della conferenza era sul carburante all’idrogeno o sulla decarburazione del combustibile fossile.
Più volte minacciato, il diretto intervento turco nella guerra siriana si è concretizzato lo scorso 9 ottobre sotto il nome ingannevole di “Sorgente di Pace”, con lo scopo di colpire i curdi che, ostili ad Ankara, trovavano rifugio nella fascia
Dopo la pubblicazione del mio articolo “Muhammad Iqbal, l’Euroasianità e la Quarta Via” [1], uno dei miei amici pakistani ha attirato la mia attenzione sull'articolo “Il Lenin di Iqbal” di Mahir Ali, pubblicato su Dawn l'8 novembre 2017 e progra